Il decreto in materia di fisco e lavoro, approvato dal Consiglio dei ministri settimana scorsa, prevede una serie di misure tese a contrastare il fenomeno degli infortuni sul lavoro, tema sempre di grande attualità.
Oltre a rafforzare l’organico degli ispettori del lavoro, prevedendo nuovi poteri specifici per l’accertamento delle violazioni in materia di salute e sicurezza, è stato rivisto l’art.14 del D.Lgs. 81/2008.
È stata quindi abbassata dal 20 al 10 per cento la soglia di lavoratori irregolari (da calcolarsi con riferimento alle maestranze presenti sul luogo di lavoro) a fronte della quale viene disposta la sospensione dell’attività imprenditoriale con provvedimento dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro.
Viene inoltre previsto che, in caso di gravi violazioni delle norme poste a tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, individuate nel l’allegato I del D.Lgs.81/2008, indipendentemente dalla reiterazione delle gravi violazioni, debba essere ora adottato il provvedimento della sospensione dell’attività imprenditoriale.
È stata quindi da un lato eliminata la discrezionalità in precedenza concessa agli ispettori di adottare o meno il provvedimento sospensivo, dall’altro risulta ora assolutamente irrilevante la circostanza della reiterazione, presupposto in precedenza necessario e che si realizzava laddove nel corso dei 5 anni successivi alla commissione di una violazione oggetto di prescrizione dell’organo di vigilanza, ottemperata dal contravventore, lo stesso imprenditore commetteva più violazioni della stessa natura.
Ora, indipendentemente dalla reiterazione, gli ispettori, constatando la prima grave violazione, adotteranno il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale.
Il provvedimento di sospensione potrà essere limitato alla parte di attività che manifesta le gravi violazioni o criticità.